50 anni, un percorso di ricerca
Info evento
Eventi correlati
Iscriviti
Dopo numerose esposizioni in Italia e all’estero, Roberto Codroico presenta a Palazzo Roccabruna una selezione di opere realizzate successivamente al suo arrivo a Trento. Il percorso espositivo, organizzato in ordine cronologico, riunisce lavori eseguiti con tecniche e materiali diversi: pittura, “Box” o Teatrini, collage, fotografia e installazioni, offrendo una lettura articolata e coerente della sua ricerca artistica.
Architetto e già funzionario responsabile della Tutela dei Monumenti di Trento, Roberto Codroico è noto anche come studioso di storia dell’arte e autore di numerosi interventi di restauro. Proprio da queste esperienze professionali ha tratto suggestioni, forme e sensibilità che riaffiorano costantemente nella sua produzione artistica.
La mostra si inserisce idealmente nel solco di precedenti progetti espositivi, tra cui "Codroico dal ’68 ai primi anni Settanta – dal figurativo all’astratto", che raccoglieva 140 opere dedicate al periodo compreso tra gli esordi e il 1977, anno del trasferimento da Padova a Trento. In quel lavoro emergeva con forza il contesto del ’68, stagione delle proteste studentesche vissuta in prima persona dall’artista durante gli studi alla Facoltà di Architettura di Venezia, e il progressivo passaggio dal linguaggio figurativo all’astrazione.
Giunto a Trento, Codroico aveva già maturato un linguaggio personale, caratterizzato da un segno istintivo e da una tavolozza legata alla tradizione veneta. Le esperienze e i contatti con artisti come Hans Richter, alcuni esponenti del Wiener Aktionismus, Valter Valentini e il grafico Giò Rossi hanno costituito un patrimonio culturale che l’artista ha messo in dialogo con la realtà trentina, generando nuovi impulsi e sviluppi espressivi.
Il lungo impegno nel restauro di alcuni tra i più significativi edifici storici del territorio ha contribuito, anche in modo inconscio, a nutrire il suo linguaggio artistico. Come ha osservato l’architetto Sergio Giovanazzi, presentando una mostra a Tione, nella pittura di Codroico emerge un intenso rapporto tra regionalismo e astrazione, con evidenti affinità tra le opere astratte e i monumenti storici. Il critico Franco De Faveri ha inoltre individuato precisi riferimenti al territorio trentino, mentre Luigi Serravalli ha sottolineato come Codroico, architetto “nato dal disegno”, resti sempre profondamente ancorato a esso, pur nella varietà e libertà della sua astrazione.
DAL 2 al 30 GENNAIO 2026
Inaugurazione venerdì 9 gennaio 2026 alle 18.00 - presentazione di Nicoletta Tamanini
- Lunedì e martedì: 8.30-12.00 / 14.00-17.00
- Mercoledì, giovedì e venerdì: 8.30-12.00 / 14.00-20.00
- Sabato: 17.30-20.00
- Domenica e festività chiuso: giornate di chiusura di Palazzo Roccabruna: 4, 5 e 6 gennaio 2026
INGRESSO LIBERO E GRATUITO