LA RASSEGNA SUI BORDOLESI TRENTINI


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Data
Dal 22 ottobre al 1° novembre

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Enogastronomia, degustazioni comparate e laboratori formativi - Dal 22 ottobre al 1° novembre 2025
Bordolesi_trentini_2025

Dal 22 ottobre al 1° novembre torna a Palazzo Roccabruna la rassegna dedicata ai vini bordolesi del Trentino, organizzata dall’Enoteca Provinciale del Trentino, che celebra oltre cinquant’anni di storia e passione. Un viaggio nel tempo e nel gusto per scoprire come il territorio trentino ha saputo reinterpretare in chiave territoriale i grandi vitigni internazionali, e per celebrare un’eccellenza nata negli anni Sessanta e ancora oggi simbolo della creatività enologica trentina.

Durante la manifestazione sarà possibile degustare in Enoteca numerose etichette di bordolesi trentini prodotti da aziende locali, con la guida di esperti di prodotto pronti a raccontare segreti, curiosità e abbinamenti. Le sale di Palazzo Roccabruna ospiteranno appuntamenti enogastronomici, laboratori di degustazione e di avvicinamento a questa tipologia di vino, pensati sia per neofiti che per esperti.

PROGRAMMA

Curiosità

I bordolesi trentini nacquero negli anni Sessanta grazie alla visione di due pionieri dell’enologia moderna: Riccardo Zanetti, dell’Istituto agrario di San Michele all’Adige e Leonello Letrari, all’epoca enologo della cantina Bossi Fedrigotti. Dalla loro intuizione nacquero i primi tagli di Merlot e Cabernet – Castel San Michele e Fojaneghe, due rossi di grande carattere, prodotti con un taglio di Merlot e Cabernet secondo l’uso di Bordeaux – aprendo una nuova era per il vino trentino. Il successo fu immediato: il Fojaneghe conquistò i mercati internazionali, arrivando fino in Australia.

Oggi quei vini sono ancora in commercio e tengono viva una tradizione che può vantare molti altri rappresentanti. Col tempo i bordolesi trentini hanno saputo rinnovarsi, evolvendo insieme al gusto dei consumatori: non più solo Cabernet e Merlot, ma anche Teroldego e Lagrein in quantità adeguate a dare al vino un’anima più trentina, una nota di terroir per un’espressione enologica più autenticamente locale.


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