Verrà inaugurata mercoledì 15 giugno (ore 18) negli spazi di Palazzo Roccabruna a Trento, l’ esposizione “Del tempo”, dell’artista Giuliano Orsingher (con versi poetici di Massimo Parolini). La mostra sarà visitabile fino all’ 11 agosto.
Giuliano Orsingher è nato a Canal San Bovo (Trento) ed è stato allievo di Emilio Vedova all’Accademia di Belle Arti di Venezia. Artista vicino alla Land Art (ma non solo) la sua attività creativa ed espositiva (sculture, installazioni, disegni) si pone in colloquio con l’ambiente (soprattutto) naturale ed è frutto di un’azione di recupero di materiali ambientali sui quali l’artista agisce spesso con un’azione mirata di modifica minima, pulizia e mutamento del contesto-habitat, inserendo l’oggetto in un nuovo spazio nel quale dargli nuova luce e significanza in una messa a dimora estetica ispiratrice di analogie e connessioni (talora anche ludiche) per lo spettatore-fruitore. I resti naturali recuperati nei suoi costanti vagabondaggi sulla catena del Lagorai (naturali ma anche artificiali, come nel caso dei reperti bellici della Grande Guerra, ad esempio il cappello da Alpino presente in mostra) subiscono quindi un’azione di chirurgia estetica (spesso minimale) che cura, con carità, la bellezza spaventata, modificata dal trascorrere dei giorni, dal passaggio metamorfico del divenire, e lo accudisce nel tempo della durata, nel lavaggio del flusso stagionale, accogliendolo nell’atto sospeso e poetico dell’ esistenza autentica. Un rito sacro, di pietas, che parte da uno sguardo che indugia, mentre l’artista-viandante vaga per la natura con costanza e accosta gli eventi naturali con rispetto, li seleziona e, come un tanatoesteta ambientale, li ricompone per esporli in un luogo nuovo e dare loro una nuova essenza, una nuova possibilità di forma nel cerchio dell’accoglienza della riflessione umana. Resti, rimanenze, della perenne azione trasformatrice della natura, vegetali, soprattutto, ma anche animali, come nel caso dei palchi dei cervi regali rossi (esposti in mostra) ritrovati sul terreno montano lungo il proprio pellegrinaggio e ricomposti in forma di Corona, simbolo di regalità ma anche di martirio e sacrificio. Sculture, oggetti, disegni e installazioni alle quali Orsingher ha affiancato alcuni versi sul tema del tempo (di Massimo Parolini) pirografandoli (a fuoco) su cassette e pannelli, restituendoci una riflessione dialettica fra il divenire e l’eterno, fra il tempo spazializzato (dell’orologio) e quello della durata, il tempo della coscienza, di cui l’arte è testimone privilegiata.
“Del tempo”, Palazzo Roccabruna via Santa Trinità 24-Trento
Orari
Lunedì, martedì e mercoledì: 8.30-12; 14-17
Giovedì e venerdì: 8.30-12; 14-20
Sabato: 17-20
Domenica: chiuso
Ingresso libero