Inaugura il 3 novembre 2022 alle ore 18.00, la mostra fotografica “Piccoli territorio, grandi eccellenze” curata da Alessandro Franceschini e allestita presso le sale di Palazzo Roccabruna a Trento, nasce dalla collaborazione tra la Borsa del turismo montano e l’Adige. L'esposizione raccoglie novanta scatti realizzati dai lettori del giornale e pubblicati sul quotidiano negli ultimi mesi. Un racconto corale del Trentino, capace di descrivere la bellezza del paesaggio e del territorio della provincia di Trento. L'esposizione s'inserisce all'interno dell'attività d'indagine fotografica sul Trentino che gli organizzatori della Borsa del turismo montano promuovono, da alcuni anni, in concomitanza con la manifestazione, all'interno delle sale di Palazzo Roccabruna a Trento. L'idea nasce dalla consapevolezza che lo sviluppo e la crescita del turismo montano abbia bisogno di un confronto serrato con quello che accade sul territorio, inteso come bene primario che il Trentino può offrire nella competizione turistica internazionale. Negli anni si sono succedute indagini dedicate a particolari contesti geografici (Il monte Bondone, La valle del Vanoi, la val di Rabbi, la val dei Mocheni…). Abbandonata, per il momento, la fotografia autoriale, questa edizione della manifestazione ha voluto mettere l'attenzione sulla percezione popolare del paesaggio, attraverso una chiamata all'impegno fotografico collettivo proposta alla comunità trentina e attivata in collaborazione con il quotidiano l'Adige. «La carrellata d'immagini presenti nella mostra – scrive Franceschini nel catalogo della mostra edito dalla BQE edizioni – non rappresenta solo una interessante serie di vedute paesaggistiche capaci di raccontare molti angoli del territorio, ma costituisce un utile materiale di studio e di riflessione che ha al centro proprio il rapporto che noi – intesi come individui e come consorzio umano – instauriamo con il paesaggio che ci circonda. L'obiettivo fotografico dei lettori dell'Adige si è soffermato, di volta in volta, su parti differenti del territorio, lasciando emergere in filigrana le modalità con cui osserviamo il paesaggio e quali sono gli elementi che gerarchizzano il nostro sguardo quando cerchiamo un rapporto con l'aperto che ci circonda e che ci appartiene. Un vero e proprio ritratto del territorio trentino fatto da autori diversi con il solo scopo di raccontare il loro rapporto con il proprio ambiente di vita. Un racconto a più voci che per complessità e rimandi simbolici non ha nulla da invidiare alla fotografia d'autore. “Tutto un popolo crea il suo paesaggio” - amava ripetere il geografo tedesco Martin Schwind, cercando di definire questo concetto. E tutto un popolo lo vive, lo guarda, lo rappresenta. E si riconosce in esso». Queste fotografie, insomma, sono un invito a riconoscerci nei paesaggi rappresentati, ritrovando quel senso di appartenenza e di nostalgia verso il nostro ambiente di vita che caratterizza le comunità vive, consapevoli, coscienti com'è quella che abita, da millenni, questo angolo della Alpi.
La mostra sarà aperta fino al 30 novembre prossimo.